(Teleborsa) - ENEA trasforma l'Antartide in un modello "virtuoso" di gestione dei rifiuti, grazie ad un sistema che permette di differenziare, classificare e riutilizzare i rifiuti prodotti, trasformandoli in una risorsa che preservi il Polo Sud.

Questo modello di economia circolare, applicato dall'Agenzia alla stazione italiana "Mario Zucchelli", si basa sulla raccolta differenziata di plastica, vetro, cartone, rame, acciaio e residui organici. "Abbiamo realizzato un modello di gestione dei rifiuti ampiamente collaudato e replicabile in tutti i centri di ricerca che producono rifiuti urbani e/o speciali", ha spiegato Giuseppe Fantauzzi, responsabile della gestione rifiuti all'interno della base.

Lo smaltimento, grazie ad una nave messa a disposizione dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartiche (PNRA) avviene in Italia ogni 2 anni. L'ultimo trasporto, circa 22 container, ha sbarcato nel porto di Ravenna 148 tonnellate di rifiuti, di cui l'86% è stato avviato a recupero così da ridurre al minimo l'utilizzo dell'inceneritore.

"Per tutelare l'ecosistema antartico è importante separare in modo preciso e puntuale i rifiuti che possono essere riutilizzati", precisa Fantauzzi, che spiega come funziona il sistema di campionamento dei liquidi in fusti e cisterne.

La corretta separazione degli scarti "nobili" da quelli pericolosi per l'uomo e per l'ambiente - sottolinea ENEA -consente anche di abbattere drasticamente i costi delle sostanze che non è possibile riciclare.





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