(Teleborsa) - "Questo è il momento e il tempo. Se l’accordo non sarà approvato non ci sarà alcuna Brexit”. È quasi senza voce Theresa May nel parlare al Parlamento inglese in vista del voto cruciale di stasera sulla Brexit.

La premier britannica ha voluto rivolgere un ultimo appello ai deputati che potrebbero sancire l’affondo definitivo dell’accordo proposto dal governo inglese e ridiscusso con l’UE tramite Jean-Claude Juncker.

"Si appoggi la mozione e si concluda l’accordo perché solo così potremo andare avanti", ha incalzato May riferendosi ai tories più oltranzisti capeggiati dall'ex ministro Boris Johnson, pronti a votare contro.

"Non possiamo servire il nostro Paese ribaltando una decisione democratica del popolo britannico", ha continuato. "Non ci sono prove che i britannici abbiano cambiato idea sulla Brexit", ha voluto specificare a chi le chiedeva di indire un secondo referendum

Per il primo ministro, l’accordo ora è stato migliorato e dà garanzie "legalmente vincolanti" sul backstop, al contrario di quanto invece dichiarato dal ministro della Giustizia britannico, Geoffrey Cox.

Nel suo intervento al Parlamento, il legale del Governo ha sì confermato che gli accordi sul backstop con l’UE sono “legalmente vincolanti”, ma ha specificato che non ci sarà la possibilità di uscire unilateralmente dal regime di backstop e che l’Irlanda del Nord rischia comunque di rimanere legata all’Unione Europea.

Le parole di Cox hanno ridato fiato ai contrari all’accordo nelle fila dei tories pro hard Brexit e in quelle del DUP, pronti a votare no.

Anche i labour di Jeremy Corbyn hanno confermato il loro voto contrario. Durante il dibattito è stato lo stesso Corbyn a chiarire che "dopo tre mesi di lavori" non c’è stato "alcun singolo cambiamento" al testo che rimane un "brutto accordo", confermando la contrarietà a un progetto che "mette a rischio il tenore di vita delle persone", i posti di lavoro e il servizio sanitario nazionale.