(Teleborsa) - La recessione in Italia è "autoindotta", cioè determinata da precise scelte di politica economica, e sta pesando sulla crescita dell'Eurozona "che rallenta" proprio a causa della frenata del Belpaese. Lo ha affermato Ignazio Angeloni, componente del consiglio di Vigilanza della BCE, nel corso di un convegno a Roma.

Secondo il banchiere, dunque, questa fase recessiva è fortemente dipendente dalle politiche adottate dal Governo, che hanno pesato sullo Spread, mentre in Eurozona gli indicatori di breve periodo parlano di una temporanea fase di rallentamento: quelli su ordini e indagini congiunturali confermano la battuta d'arresto del settore industriale, mentre i servizi sono in tenuta e contribuiscono ancora alla crescita dell'occupazione.

Fra i fattori di rischio vi sono poi la guerra commerciale e la Brexit. Per quest'ultima, Angeloni afferma "siamo preparati" e che si sta lavorando con le autorità britanniche per "assorbire gli impatti".

Angeloni ha parlato anche della politica monetaria della BCE, ricordando che i tassi a zero offrono ben poco spazio per agire, ma la BCE è sempre "pronta ad intervenire" ove fosse necessario. Parlando dell'asta TLTRO, i finanziamenti superagevolati a lungo termine riavviati dall'Istituto di Francoforte, il banchiere ha sottolineato che "ci sono elementi ancora non completamente definiti" che saranno messi a punto entro settembre per "favorire l'effetto espansivo".

Angeloni ha messo l'accento anche sulle politiche di bilancio espansive, avvertendo però che sono accessibili solo dai Paesi virtuosi "con i conti in ordine", mentre quelli con bilancio in passivo dovrebbero intervenire sul profilo qualitativo della spesa. prestando attenzione asi saldi complessivi.

Infine il commissario della vigilanza europea ha parlato delle banche italiane, affermando che "paradossalmente c'è un barlume positivo" in quanto proprio il settore negli ultimi anni era visto come fattore di rischio. Fra queste i "miglioramenti sono notevoli" grazie alla forte riduzione dei crediti deteriorati (NPL).