(Teleborsa) - Investimenti per il 3% del PIL dell'Area Euro sarebbero in grado di generare 1-1,5 milioni di occupati in più in 5 anni. Sono questi i punti di inizio e di arrivo delle proposte avanzate da Confindustria nel documento presentato in vista delle elezioni europee.

Nel documento "Riforme per l’Europa: le proposte delle imprese" sono contenute proposte che indicano, non solo cosa l’Europa dovrebbe fare per tornare a crescere ed essere competitiva sulla scena globale, ma anche come e con quali risorse.

Rivoluzione digitale, cambiamenti climatici, flussi migratori, nuovi equilibri geopolitici mondiali rappresentano sfide senza precedenti, che rendono urgente e necessario un profondo ripensamento delle regole e degli strumenti su cui l’Unione si è finora basata. L’obiettivo deve essere creare crescita, occupazione e benessere per i cittadini.

Per l'associazione imprenditoriale occorre aprire una nuova stagione riformista, che restituisca il sogno e la speranza ai cittadini europei, mettendo al centro tre concetti chiave - più lavoro, più crescita, più “peso” internazionale - e proponendo tre missioni,
interconnesse tra loro: un'Europa che "include", "cresce" e "conta".

Secondo il Presidente Boccia occorre "passare da una politica dei saldi di bilancio ad una politica dei fini" che ponga delgi biettivi e d i mezzi per realizzarli e solo dopo intervenga sui saldi. "Si tratta di trasformare il patto di stabilità e crescita in un patto di crescita e stabilità", ha precisato.