Saipem, che nel 2018 contava 31.800 dipendenti in tutto il mondo, ha anche aggiunto in portafoglio importanti contratti negli ultimi mesi aumentando la sua appetibilità per gli investitori. In particolare, a giugno ha annunciato un nuovo contratto Epc in Mozambico per il progetto Gnl Anadarko la cui quota di competenza Saipem è pari a circa 6 miliardi di dollari americani. Il progetto GNL consiste nella costruzione di due treni di liquefazione del gas naturale, con una capacità nominale totale di 12,88 milioni di tonnellate all'anno (Mtpa), nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Inoltre, a luglio, si è aggiudicata due nuovi contratti in Arabia Saudita, per un valore complessivo di oltre 3,5 miliardi di dollari americani. Si tratta di due progetti di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione, assegnati da Saudi Arabian Oil Company (Saudi Aramco) alla divisione E&C Onshore, che riguardano lo sviluppo di alcune strutture a terra funzionali ai giacimenti di gas Berri e Marjan, entrambi situati nel Golfo Arabico.
Archiviato il 2018 con l'Assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio di esercizio dello scorso anno che si è chiuso con una perdita di 325,9 milioni di euro, Saipem nel primo trimestre 2019 è tornata all'utile, confermando le guidance 2019. Il Cda di Saipem a metà aprile ha approvato i conti del primo trimestre che vedono un ritorno all'utile netto per 21 milioni (dalla perdita di 2 milioni dell'anno scorso) a fronte di "solidi risultati della divisione Engineering & Construction Offshore grazie a buone performance operative".
Confermata la guidance 2019, con ricavi di circa 9 miliardi di euro, una marginalità a livello di Ebitda adjusted superiore al 10% e un indebitamento finanziario netto a circa 1 miliardo. Per quanto riguarda il primo trimestre il gruppo ha registrato ricavi per 2,156 miliardi (+12,6%), un Ebitda di 266 milioni (+32,3%) e un Ebit di 118 milioni (da 87 milioni). Il risultato netto adjusted, cioè al netto di componenti straordinarie, si attesta a 29 milioni (da 11 milioni). Significativa l'acquisizione di nuovi ordini, che si attesta a 2,517 miliardi (da 1,023 miliardi). Per quanto riguarda il gasdotto South Stream, il gruppo ha completato la transazione amichevole dell'arbitrato in corso da novembre 2015, anche se gli effetti della transazione sono già stati recepiti dal bilancio 2018. Per l'Amministratore delegato di Saipem, Stefano Cao, "i risultati del primo trimestre del 2019 confermano la buona performance operativa e gestionale già registrata nel corso del 2018, in particolare grazie ai solidi risultati della divisione Engineering & Construction Offshore. Abbiamo registrato significative acquisizioni di nuovi ordini che migliorano la visibilità per il 2019 pur in un contesto di mercato che ancora non mostra evidenti segnali di ripresa", ha aggiunto il manager.
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Dai report degli analisti raffica di "Buy" e rialzo target price
Per gli analisti di Banca Akros (gruppo Bpm) la raccomandazione invariata è "Buy" con target price a 6,40 euro, dopo la notizia diffusa ai primi di aprile di nuovi contratti di perforazione offshore del valore di 200 milioni di dollari. Saipem si è aggiudicata nuovi contratti nella perforazione offshore in Norvegia e Medio Oriente per un totale di oltre 200 milioni di dollari. L'analisi di Banca Akros rileva che il contratto firmato con la società tedesca Wintershall per la perforazione di 2 pozzi più 2 opzionali, in continuità con gli impegni precedenti per operazioni offshore in Norvegia, sarà eseguito dal semisommergibile sesto semirimorchio Scarabeo 8, un'unità di perforazione in grado di operare in ambienti difficili. L'impianto dovrebbe essere in funzione fino a circa il secondo trimestre del 2020. Con questo contratto, Saipem consolida la sua presenza a il settore norvegese del Mare del Nord e estende la sua base di clienti nella perforazione offshore a nuovo giocatore importante.
Raccomandazione "buy" anche per gli analisti di J.P. Morgan che fissano un target price a 5,30 euro. Saipem è un player a lungo termine su diversi temi strutturali a partire dai servizi di perforazione per i giacimenti petroliferi, tra cui quello sottomarino e in acque profonde, resilienza del Medio Oriente ma deve far fronte a un eccesso di offerta nel mercato della perforazione offshore e Gnl. Un problema costante è rappresentato dagli impianti offshore di Saipem, dove i prezzi e l'utilizzo rimangono una sfida, ma pensiamo che questo sia ben compreso dal mercato ed è già scontato nel prezzo. Alla J.P.Morgan fanno rilevare che è diventata più indipendente dall'Eni e "pensiamo che il mercato stia sottovalutando i recenti premi e le prospettive a breve termine".
Anche per gli analisti di Kepler Cheuvreux la raccomandazione è "Buy" con target price fissato a 6 euro. "Abbiamo un punteggio Buy su Saipem, poiché l'assunzione di ordini del gruppo è probabile che sia forte nel 2019 e i guadagni lo saranno altrettanto. Siamo molto più fiduciosi nei numeri del 2020 rispetto a sei mesi fa".
Raccomandazione "Buy" anche per gli analisti di Berenberg che fissano un target price a 5,50 euro. "Saipem - affermano - sta vivendo un lungo periodo di ristrutturazione e si prepara ad affrontare le nuove realtà del mercato in fase di recessione. Con la sua valutazione poco esigente e i progressi positivi fatti sulla ristrutturazione, noi pensiamo che sia prevedibile un potenziale rialzo per il titolo".