(Teleborsa) - L'emergenza Coronavirus sta colpendo in maniera dura il settore automotive sia dal lato dell'offerta che da quello della domanda. Se la chiusura degli impianti produttivi occupano le prime pagine, più difficile è individuare i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori. Un indagine di MotorK ha rilevato che la domanda di veicoli si è trasformata in un allungamento della fase di selezione dell'auto giusta, e alla rete distributiva si chiede uno sforzo per rispondere a questo bisogno informativo.

Un ruolo centrale in questo cambiamento lo stanno avendo le piattaforme digitali: chi aveva in programma di comprare un’auto, non potendo andare in concessionaria, oggi è sul web. Un'indagine condotta su un campione di 1.000 utenti che, nel periodo considerato, hanno richiesto un preventivo per un'auto nuova, ha rivelato che alle richieste di auto per sostituzione di quella posseduta si sono aggiunte quelle di chi aveva in programma questo acquisto, ma non nell'immediato; il 42% del campione intervistato vorrebbe cambiare auto tra 1 e 3 mesi, e il 40% ad una distanza temporale ancora maggiore. La quasi totalità (97,5%) è disposta ad aspettare la fine della quarantena per recarsi in concessionaria e chiudere la trattativa.

Dal lato delle vendite MotorK, invece, ha condotto un'indagine sulle trattative e sui contratti di acquisto di un'auto su un campione di 100 dealer, nel periodo compreso tra il 13 gennaio e il 19 marzo: le limitazioni alla mobilità degli italiani prima, e la chiusura delle filiali poi, hanno determinato un drastico calo delle trattative generate. Di contro, quasi una trattativa su due, dal 9 al 19 marzo, si è trasformata in vendita. Inoltre, c'è una fetta di clienti che si dice disposta ad acquistare una vettura oggi e valuta pratiche innovative come la selezione del veicolo tramite virtual showroom, il blocco dell'auto con una caparra pagata online e la firma digitale dei documenti di acquisto e finanziamento.

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