(Teleborsa) - Nei prossimi giorni è attesa una norma in materia di privacy in grado di sbloccare qualsiasi impedimento per contattare, attraverso le Asl nelle diverse Regioni, i cittadini selezionati per i test sierologici su scala nazionale. La questione privacy si porrebbe in merito al reperimento dei contatti telefonici dei singoli cittadini che saranno chiamati a fare il test.

Nel frattempo, sarà avviata anche una campagna informativa di comunicazione. Ai test dovrebbero essere sottoposti i primi 150mila italiani presenti nel campione definito da Istat e Istituto Superiore di Sanità in base a sei fasce di età, sesso, provenienza geografica e profili lavorativi. Le analisi saranno effettuate in laboratori specifici della Asl di riferimento.