(Teleborsa) - Agghiacciante. Così ha commentato il quadro fotografato dai dati Istat sul lavoro relativi ad aprile il segretario generale dell'Ugl, Paolo Capone: "sono 274mila gli occupati in meno rispetto a marzo, mentre cresce il numero degli inattivi, pari a 746mila. Il calo complessivo degli occupati nei due mesi di lockdown arriva addirittura a 400mila unità".

"Preoccupa, in particolare, la situazione che si presenterà all'indomani del 17 agosto, data in cui verrà meno il divieto di licenziamento stabilito con legge – ha aggiunto – secondo il centro studi Ugl sono a rischio oltre un milione di posti di lavoro, numeri impressionanti che descrivono il dramma sociale e il pericolo di una vera e propria ecatombe occupazionale".

Per Capone "occorre, quindi, intervenire subito con misure volte a tutelare il lavoro. In tal senso, chiediamo un tavolo di confronto con il Governo per discutere di investimenti, sburocratizzazione, taglio delle tasse e riapertura dei troppi cantieri ancora bloccati, le vere priorità su cui l'esecutivo deve concentrarsi. Gli italiani hanno bisogno di risposte immediate e concrete, basta annunci e promesse".