(Teleborsa) - L'oro tocca nuovi record ad un soffio dai 1.900 dollari, confermandosi il bene rifugio per eccellenza in un momento di grande incertezza a livello mondiale. In realtà, il rally del metallo prezioso fa coppia con quello dell'argento, che sta performando altrettanto bene.

Il Gold ha toccato nuovi massimi da 9 anni a 1.866 dollari l'oncia, per poi assestarsi a 1,853 USD/Oncia con un progresso dello 0,7%. Parallelamente l'argento quota su nuovi record di 21,74 dollari, in rialzo del 2,1%, ai massimi dal 2014. Il metallo bianco ha guadagnato il 70% a partire dal mese di marzo.

Perché oro ed argento?

L'oro, come noto, è un "safe heaven" (bene rifugio), fra i preferiti della finanza internazionale. E' quindi normale che dopo la violenta crisi generata dalla pandemia di coronavirus e con prospettive incerte di ripresa - non è ancora chiaro se a U o V - stia testando nuovi massimi a causa della necessità di diversificare ed immunizzare i portafogli.

D'altro canto, le politiche fortemente espansive delle banche centrali (Fed, BCE, Bank of England e bank of Japan) e l'orizzonte temporale lungo delle politiche di stimolo, costituisce un altro fattore rialzista per l'oro, con rendimenti dei bond caduti praticamente a zero.

L'argento si atteggia invece come un metallo di uso industriale: viene impiegato nella produzione di pannelli solari e nel 5G perché è un ottimo conduttore. In una fase in cui l'attenzione si sta rivolgendo alle infrastrutture - soprattutto 5G - con lauti stanziamenti dei governi, l'argento ha davanti prospettive piuttosto allettanti e gli hedge funds hanno fiutato già l'affare, essendo esposti con posizioni lunghe.