(Teleborsa) - Ad ottobre le sofferenze bancarie degli istituti italiani sono diminuite del 14,1% sui dodici mesi (in settembre la riduzione era stata del 14,3%), secondo quanto ha reso noto Bankitalia, che sottolinea come la variazione può risentire dell'effetto di operazioni di cartolarizzazione.

Nello stesso mese, i prestiti al settore privato sono cresciuti del 4,2% sui dodici mesi (3,8% in settembre), tenendo conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, mentre i prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,1% (come in settembre) e quelli alle società non finanziarie sono aumentati del 7,4% (6,8 nel mese precedente).

Banca d'Italia, nella pubblicazione "Banche e moneta: serie nazionali", ha reso anche noto che i depositi del settore privato sono cresciuti del 10,2% sui dodici mesi (contro l’8,3% in settembre), la raccolta obbligazionaria è diminuita dell’8,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-5,9% in settembre).

In ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,62% (1,61% in settembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,76% (7,89 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,29% (come in settembre), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,78%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,99%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,32% (0,33 in settembre).