(Teleborsa) - La Corte di giustizia dell'Unione europea ha respinto il ricorso presentato da Ryanair sugli aiuti di stato per il settore aereo messi in campo dalla Francia nel marzo 2020. La misura, approvata dalla Commissione UE il 31 marzo 2020, prevedeva una moratoria sui pagamenti delle tasse dovute da marzo a dicembre dello scorso anno, con pagamento dilazionato a partire da gennaio 2021.

La Corte UE ha osservato che "la pandemia Covid-19 e le restrizioni ai viaggi adottate dalla Francia costituiscono un evento eccezionale che ha causato danni economici alle compagnie aeree operanti in Francia" e che non può essere contestato che "l'obiettivo del differimento del pagamento delle imposte è effettivamente riparare il danno in questione". Il Tribunale ha quindi affermato che "limitare il differimento del pagamento delle imposte a le compagnie aeree in possesso di una licenza francese è appropriato per raggiungere l'obiettivo di riparare il danno causato dall'evento eccezionale in questione".

L'estensione della moratoria alle società non localizzate in Francia non avrebbe, invece, consentito di ottenere l'obiettivo di compensare il danno subito in "modo preciso e senza il rischio di sovracompensazione", ha sottolineato la Corte di giustizia.

Negli ultimi mesi, lompagnia low-cost irlandese ha intentato sedici azioni legali contro la Commissione europea per aver consentito aiuti di Stato a singole compagnie aeree come Lufthansa, KLM, Austrian Airlines e TAP, nonché programmi nazionali a beneficio principalmente delle compagnie di bandiera.