Nelle linee programmatiche presentate alle Camere il 9 marzo scorso c'era soltanto un richiamo alle necessità di ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione e all'ipotesi di un meccanismo volontario di incentivi all'esodo, riferito peraltro solo a casi di dipendenti vicini all'età pensionabile o con professionalità non adeguate a cogliere la sfida dell'innovazione tecnologica".
"Il numero di cessazioni a legislazione vigente, però, consente già un adeguato ricambio generazionale e le norme attuali sono più che sufficienti a garantire flessibilità in uscita. Non è pertanto necessario introdurre ulteriori accelerazioni", viene assicurato.