(Teleborsa) - "La difficile riforma del fisco deve contemplare diverse necessità: riequilibrare le entrate fiscali che in epoca covid sono scese del 6.4%, e irrobustire i redditi delle famiglie che, seppur in fase di ripresa, nel corso del 2020 hanno subito un calo del 3% come certificato dall’Istat". È quanto ha dichiarato il presidente dei centri di assistenza fiscale CAF-Cia Agricoltori italiani, Alessandro Mastrocinque. "Le proposte di riforma sul tavolo richiederanno, per la finale attuazione, sicuramente più tempo rispetto al temine del varo della legge delega previsto a fine mese – ha aggiunto – Per questo auspichiamo che le commissione di esperti che verrà nominata dal Governo, tenga conto anche delle istanze degli operatori fiscali che quotidianamente si misurano con le necessità di famiglie e imprese".

"Come Caf Cia ricordiamo quelli che sono i punti cardine di una riforma possibile: riforma del Catasto per rendere i valori più equi e realistici rispetto all’ubicazione e alla tipologia dell’immobile; riforma del sistema della riscossione che ha ampiamente dimostrato tutta la sua inefficienza in questi anni, provocando montagne di crediti spesso irrecuperabili da parte dello stato; detrazioni (considerata la loro importanza in termini sociali e di volano per l’economia); detrazioni per carichi di famiglia, considerato l’avvio nel 2022 dell’assegno unico; previsione di un periodo di adeguamento alle nuove regole previsto solo per il regime forfettario per le partite Iva fino a 65000 euro, comprensibile a condizione che poi ci sia un totale rientro all’irpef", ha concluso Mastrocinque.