(Teleborsa) - Dai chip alle auto, dall'abbigliamento al caffè: i danni del Covid non si contano più. Un vero e proprio allarme che investe i mercati delle materie prime e, a cascata, quelli dei prodotti finiti, che non arrivano più nei negozi dell'Occidente, se non a prezzi proibitivi, a causa dei lockdown che stanno bloccando la produzione in varie aree del globo.

Al momento il problema più grande è il Sudest asiatico, in lockdown a causa dei contagi di Covid. Ultimo in ordine di tempo il Vietnam, dove la pandemia sta imperversando con violenza a causa della diffusione della variante Delta e della mancanza di vaccini.

E così oltre al settore dell'auto, che ha dovuto bloccare le catene di produzione, creando non pochi ritardi nelle consegne, anche altri prodotti potrebbero diventare un bene di lusso nei prossimi mesi, quando scatterà la corsa ai regali natalizi: dagli smartphone, che sono rincarati a causa della carenza di chip, ai capi d'abbigliamento, come i jeans Levi's e le scarpe Adidas. Tutti beni prodotti nei paesi del Sudest asiatico dove la manodopera è a buon mercato.

Per non parlare poi di prodotti alimentari, come il caffè ed il cacao, che potrebbero iniziare a scarseggiare, a causa del blocco delle attività in Vietnam e della chiusura del porto di Ho Chi Minh. Il Vietnam è il secondo produttore mondiale di caffè ed i rigidi controlli, uniti al rincaro dei costi dei container, che sono pressoché decuplicati, stanno provocando una vera e propria bolla.