Un viaggio immersivo nell'arte di Quayola, da sempre animata da un confronto permanente tra l’educazione classica e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione visiva più futuristici. Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva. Non utilizza gli algoritmi solo o semplicemente per creare delle opere d’arte, ma ci restituisce strumenti indispensabili di lettura della nostra società contemporanea.
Il progetto espositivo si sviluppa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite e tradizione della pittura di paesaggio. La mostra, curata da Jérôme Neutres e Valentino Catricalà, è stata realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia.
Una esposizione che si inserisce nel solco dell’ormai più che ventennale programmazione dello spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che il Presidente della Fondazione, con spiccata sensibilità e lungimiranza, ha fin dal principio rivolto ad indagare le tendenze e le manifestazioni più significative dell’arte in tutte le sue forme ed epoche.
Quayola ha esposto in importanti contesti internazionali quali il V&A Museum, Londra, Park Avenue Armory, New York, e il Palais de Tokyo, Parigi, per citarne alcuni. Ha partecipato a Biennali come quella di San Paolo e numerosi festival tra i quali il Sundance Film Festival di Park City. Ha vinto premi prestigiosi come il Golden Nica dell’Ars Electronica Festival.