(Teleborsa) - Studi innovativi per svelare le componenti genetiche e chimiche dei caffè di alta qualità, orti verticali come "biofabbriche" di vaccini, anticorpi e prodotti diagnostici contro il Covid, ma anche biotecnologie di frontiera e nuovi materiali per applicazioni energetiche. Queste alcune delle tecnologie e soluzioni d'avanguardia che Enea presenta a "Maker Faire Rome 2021", il più grande evento europeo sull'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale, dove startupper, innovatori, ricercatori e famiglie si incontrano per condividere know-how, progetti e idee innovative, tra creatività, scienza e tecnologia.

In questa nona edizione di Maker Faire Rome, prima edizione europea, organizzata da Camera di Commercio di Roma e Innova Camera dall'8 al 10 ottobre 2021 al Gazometro Ostiense di Roma, sarà possibile partecipare sia in presenza che online attraverso una piattaforma dedicata che consentirà di navigare tra gli stand, interagire con i ricercatori e assistere real time a talk, incontri e contenuti speciali sull'innovazione, in programma prima, durante e dopo l'evento.

Enea partecipa, nella sezione Agrifood, con sei tra le sue più recenti innovazioni nei settori biotecnologie, bioeconomia circolare, sicurezza e sostenibilità dei sistemi agroalimentari. Prime fra tutte le biofabbriche vegetali per produrre vaccini, anticorpi e prodotti diagnostici contro il Covid-19 e altre malattie infettive ma anche contro alcune patologie, tra cui i tumori. Grazie a un approccio biotecnologico innovativo, le piante coltivate in strutture verticali con sistemi fuori suolo idroponici vengono "istruite"a produrre i biofarmaci di interesse, con l'obiettivo di soddisfare in modo rapido, efficace e a costi contenuti la domanda nazionale di biomolecole utili per lo screening diagnostico di massa, l'immunoterapia passiva e la vaccinazione. Presentate da Enea anche le ricerche di frontiera per individuare le caratteristiche genetiche e chimiche del caffè espresso e dei caffè cosiddetti "specialty"(di più alta qualità) provenienti da 13 Paesi; una sorta di carta d'identità dei migliori caffè al mondo con le componenti e le proprietà che li rendono unici, svelandone l'"impronta"molecolare e la tracciabilità dell'origine. Alla fiera anche materiali e tecnologie per applicazioni nel campo energetico, quali: micro-generatori di corrente che sfruttano il calore di scarto dei processi industriali; materiali compositi, metallici e ceramici per processi di Additive Manufacturing (AM), ma anche componenti realizzati con metodologie additive per applicazioni nel campo dello scambio di calore e in impianti di combustione delle biomasse. Si passa, poi, alle soluzioni avanzate per garantire una maggiore produzione di cibo, ridurre gli sprechi, ottimizzare l'utilizzo delle risorse naturali e migliorare la qualità e la produttività del sistema agroalimentare, sfruttando le potenzialità delle comunità microbiche e del loro "corredo" genomico. In particolare, nell'ambito del progetto SIMBA i ricercatori Enea hanno costituito degli speciali "consorzi" microbici per aumentare la resa delle colture in pieno campo e di conseguenza la produttività. A breve inoltre, nella Hall tecnologica Agrobiopolis del Centro di Ricerca della Trisaia, i ricercatori svilupperanno consorzi microbici a partire dagli scarti agroindustriali, da utilizzare in agricoltura come biofertilizzanti. Al Maker Faire Rome 2021 Enea porterà anche strategie innovative di contrasto alla zanzara tigre per ridurre la sua capacità riproduttiva e di trasmissione di virus tropicali, come Zika, Dengue e Chikungunya, e soluzioni tecnologiche innovative per sviluppare bioprodotti ad alto valore aggiunto – con applicazioni nei settori agroalimentare, farmaceutico, nutraceutico, cosmetico, tessile e dei biomateriali – attraverso la valorizzazione delle risorse biologiche, inclusi scarti e sottoprodotti agroindustriali, in un'ottica di bioeconomia circolare, sostenibilità e riduzione dell'impatto ambientale delle produzioni. Infine oggi alle ore 15, nello spazio centrale del padiglione JS – LIFE (edificio G3 Agrifood), in programma un focus sulle pratiche agricole e i consumi di energia connessi alla produzione, trasformazione e distribuzione dei prodotti e sulla sfida della ricerca per ridurre le emissioni di gas a effetto serra di questo settore, simbolo dell'eccellenza del made in Italy.