(Teleborsa) - "Da 2,5 miliardi di investimenti nel 2018, che riguardavano solo la componente infrastrutturale delle stazioni, oggi abbiamo a disposizione risorse da parte del MIMS pari a 7 miliardi per riqualificare 620 stazioni in ottica di potenziamento della mobilità integrata". Lo ha detto Sara Venturoni, responsabile Direzione Stazioni di Rete Ferroviaria Italiana nel corso del suo intervento alla quinta Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility, organizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility e in partnership con Rete Ferroviaria Italiana.




"Il PNRR coprirà una parte importante di questo piano e, entro il 2026, 54 stazioni del Sud d'Italia saranno interessate da questo importante progetto di riqualificazione sostenibile", ha aggiunto la Venturoni che ha un ruolo fondamentale nel grande progetto nazionale di mobilità integrata. Le stazioni, infatti, dovranno accogliere le reti di trasporto che si stanno realizzando grazie alle nuove politiche per la mobilità sostenibile.


Ne dà notizia Fs News - giornale online del Gruppo - sottolineando che "nelle aree urbane, a meno di un km da una stazione, vive e lavora più del 20% della popolazione e nel raggio di 3 km, dove la percentuale supera il 50%, si trova la maggioranza delle scuole secondarie (51%), delle sedi universitarie (83%) e degli ospedali (59%). Le stazioni sono al centro delle città e, in coerenza con gli obiettivi della politica dei trasporti nazionale e locale e della transizione verso una nuova gerarchia della mobilità, RFI sta lavorando per far sì che gli accessi agli hub ferroviari siano sempre più fruibili per chi sceglie spostamenti attivi, collettivi condivisi e a basso impatto ambientale".

A Roma, si legge ancora - negli spazi dell'Acquario Romano, questa mattina si è fatto il punto sullo stato dell’arte della mobilità condivisa in Italia presentando il Rapporto Nazionale sulla sharing mobility. Dopo l’arresto causato dalla pandemia, il 2021 vede l'utilizzo di scooter, bici e monopattini in sharing superare i valori del 2019, seguiti da un trend positivo anche per le auto condivise. Le iscrizioni ai servizi di mobilità condivisa in Italia sono state oltre 5 milioni, con 158 servizi di sharing attivi in 49 città. Sul podio Milano (per percorrenze, numero veicoli e numero noleggi) seguita da Roma, Torino e Firenze.