Visco ha invitato le banche alla prudenza sul fronte della classificazione dei prestiti, degli accantonamenti e della distribuzione degli utili. Qual è la linea di Intesa Sanpaolo?
"Per quanto riguarda la classificazione dei crediti credo che noi siamo tra le banche più rigorose. A questo abbiamo unito una politica di accantonamento molto consistente, addirittura come anticipazione di operazioni da fare nei trimestri successivi ma già caricando sul bilancio gli accantonamenti. Abbiamo ridotto drasticamente gli NPL, sia riportando in bonis delle società sia cedendo i crediti dopo averli svalutati. Da questo punto di vista riteniamo di essere tra le banche più attrezzate in Europa e certamente ai primi posti in Italia".
È d'accordo con lo scenario presentato dal governatore della Banca d'Italia che descrive per le banche un quadro complessivamente non negativo ma all'interno del quale il conflitto in Ucraina può far sorgere nuovi rischi?
"Certamente. Il conflitto in Ucraina prolungandosi prolunga le difficoltà e – come ha sottolineato il governatore – può portare a dei problemi per quanto riguarda l'energia ma anche i cereali, i concimi, le materie chimiche, i metalli. Quindi è bene che arrivi al più presto un cessate il fuoco e che si arrivi a un processo di pace. Noi, comunque, siamo attrezzati anche per gestire questa transizione".