(Teleborsa) - A causa della crisi nascono meno imprese. E' quanto rileva l'Istat nel rapporto sulle registrazioni di nuove imprese, che analizza anche l'evoluzione per settore.

Prosegue nel secondo trimestre la diminuzione del numero di registrazioni di nuove imprese, che si riduce del 2,7%, a causa soprattutto della consistente contrazione osservata nel settore delle costruzioni, che fanno segnare un -12,4%. Una ripresa si osserva solo nei trasporti e magazzinaggio (+22,6%), nei servizi di informazione e comunicazione (+5,7%) e nel settore degli esercizi ricettivi e di ristorazione (+2,7%);.

Come nel precedente trimestre, i settori delle costruzioni e quello delle attività finanziarie, immobiliari e professionali risultano gli unici in cui le registrazioni, al netto della stagionalità, hanno superato in maniera rilevante i livelli di fine 2019, nonostante gli andamenti discontinui riscontrati negli ultimi trimestri su base congiunturale.

Il numero complessivo di registrazioni è in calo (-7,1%) anche in termini tendenziali. Particolarmente accentuata la flessione nel commercio (-21,2%) e nei servizi di informazione e comunicazione (-17,7%). I settori che registrano la maggior crescita sono i trasporti, con un aumento del 31,4%, e gli esercizi ricettivi e di ristorazione, che salgono dell’11,7%.

Risulta in flessione anche il numero totale di fallimenti, sia rispetto al trimestre precedente (-2,0%) sia nel confronto con lo stesso trimestre del 2021 (-14,7%).