(Teleborsa) - "Il PNRR può dare la svolta che tutti si aspettano in Italia solo se puntiamo alla concretezza. I progetti impossibili, come quelli relativi al treno con propulsione all’idrogeno, devono essere accantonati, dirottando i fondi su progettualità possibili e di maggiore urgenza come ad esempio la prevenzione dei fenomeni legati al dissesto idrogeologico che rientra tra le priorità assolute per il futuro del Paese". La pensa così Eraldo Turi, presidente dell’Odcec di Napoli, in occasione della giornata inaugurale del focus su "Pnrr - Missioni, procedure e applicabilità".

All'evento ha partecipato anche Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, Politiche di Coesione e Pnrr, il quale ha annunciato che il Governo "sta completando la fase di monitoraggio" degli obiettivi ragigunti e da raggiungere entro giugno 2023 e che "questo lavoro ha come obiettivo quello di mettere insieme le diverse programmazioni per avere una visione d’insieme di un Piano programmato prima del conflitto in Ucraina e che, su ragioni oggettive e questioni di merito, va adeguato a queste nuove esigenze". Nei prossimi giorni - assicura - presenteremo relazione al Parlamento sullo stato dell’arte e metteremo in campo una serie di provvedimenti per l’accelerazione dei tempi e per una semplificazione della governance".

Sul ruolo dei commercialisti per l'attuazione del PNRR si è soffermata Teresa Armato, assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Napoli, affermando che "il ruolo dei professionisti è fondamentale per la realizzazione e la rendicontazione" dei numerosi progetti di rigenerazione urbana del Comune di Napoli e per questo motivo occorre "rafforzare la collaborazione tra enti locali e commercialisti".

Il parlamentare Michele Schiano di Visconti (FdI) ha sottolineato che “PNRR significa opportunità per imprese e professionisti soprattutto nel Mezzogiorno".

Per Marilena Nasti (consigliere delegato Odcec Napoli sul PNRR, grazie alle risorse del PNRR, "le imprese possono attivare i processi di ripresa, attraverso l’assistenza strategica dei commercialisti, garantendo attenzione per digitalizzazione, transizione ecologica e inclusione sociale".

Il presidente delle Camere di Commercio partenopee Ciro Fiola ha evidenziato "finora nessuno ci ha coinvolto e lo ritengo un grave errore perché noi rappresentiamo migliaia di aziende e possiamo offrire un contributo importante per le progettualità del PNRR".

Angela Fragnelli (presidente della Commissione Finanza agevolata e Pnrr dell’Odcec Napoli) ha sottolineato che “l’Odcec Napoli ha organizzato un Corso di aggiornamento professionale 'ad hoc' per fornire ai professionisti uno strumento concreto che consenta di approfondire la materia e guidare le imprese nelle scelte strategiche".

Secondo Antonio Repaci (consigliere nazionale dei commercialisti), i fondi "hanno necessità di essere organizzati e non solo rendicontati. La progettazione deve valutare anche l’impatto delle misure nell’ambiente sociale ed economico e chi meglio dei commercialisti può sviluppare questo aspetto?".

Sulle opportunità offerte dal Pnrr al Mezzogiorno ha posto l’accento Vincenzo Moretta (presidente della Fondazione dei commercialisti partenopei), sottoloneando che "affinché queste potenzialità vengano espresse al meglio occorrono competenze ed esperienze che noi commercialisti possiamo garantire grazie alla nostra attività sul campo al fianco di imprese ed enti locali".

Il Rettore dell’Università Parthenope, Antonio Garofalo, ha sostenuto che "il contributo dei commercialisti è fondamentale per supplire le facilities e gli aiuti organizzativi e gestionali dei fondi stessi che in alcuni casi risultano carenti. Le imprese hanno bisogno di essere accompagnate e i commercialisti sono la naturale interfaccia per procedere con successo".