(Teleborsa) - "Nell'ultimo anno il mondo è cambiato e noi abbiamo affrontato l'emergenza rafforzando al contempo la nostra leadership nel settore. Ci siamo concentrati sulla risposta a breve termine alla crisi energetica, mantenendo però una visione a lungo termine". Lo ha affermato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, nella presentazione alla comunità finanziaria del nuovo piano strategico 2022-2026, che prevede investimenti totali pari a 10 miliardi di euro (in aumento del 23% rispetto al piano 2021-2025).

"Il 2022 è stato un anno difficile e abbiamo dovuto affrontare un'inversione dei flussi dei gas, che sono diminuiti a Nord a causa della diminuzione delle forniture russe e sono aumentare da Sud e nelle forniture di GNL - ha spiegato - Ma ci piace dire che abbiamo girato la clessidra e siamo riusciti, grazie alla nostra flessibilità, a gestire questa sfida senza impatti sul sistema".

Venier ha evidenziato che "il centro di gravità del settore energetico europeo si è spostato verso sud e l'area mediterranea, che garantirà maggiori flussi in futuro".

Un ruolo sempre più importante è quello dello stoccaggio, che viene fatto per affrontare picchi di domanda e come cuscinetti per gestire i flussi. "È importante avere questa capacità e stiamo lavorando per ampliarla con nuovi progetti che in parte sono stati già lanciati", ha detto.