(Teleborsa) - L'Organizzazione Mondiale della Sanità si prepara oggi, in occasione della riunione del Comitato d'emergenza, a dire addio alla pandemia di Covid-19, proclamata una emergenza a carattere internazionale alla fine di gennaio 2020, quando ancora in Italia non era stato rilevato alcun caso. Una pandemia che, in tre anni, ha provocato la morte di oltre 7 milioni di persone e registrato ben 750 milioni di contagi.

Il Comitato d'emergenza, convocato ogni tre mesi del direttore generale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, deciderà se togliere al Covid il massimo grado di allerta o "Pheic" - Public health emergency of international concern (emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale).

Il comitato, tuttavia, dovrebbe fornire anche una serie di raccomandazioni su come gestire la fase discendente della pandemia - che procederà a piccole onde - come ad esempio il consiglio di proseguire le campagne vaccinali ed investire nella sanità pubblica per non farsi trovare impreparati alla prossima emergenza.

"È possibile che l'emergenza finisca, ma è fondamentale comunicare che il Covid rimane una sfida complessa per la salute pubblica", ha dichiarato a Reuters la virologa olandese Marion Koopmans, che fa parte del panel dell'OMS.

La decisione se degradare o meno la pandemia divide ancora gli esperti. Per alcuni, infatti, non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma abbiamo solo raggiunto una fase diversa. Per altri esperti, invece, è giunto il momento di passare ad una fase di "convivenza" con il virus, che resterebbe dunque una minaccia per la salute come l'HIV o la tubercolosi.