"Per noi rimane ancora il caso centrale, insieme a quello della BCE, a fronte questa volta di dati di inflazione decisamente più benigni - ha aggiunto - La BCE rimane un po' preoccupata sulla dinamica salariale, ma a nostro avviso giugno può essere veramente il momento giusto per iniziare un accomodamento. Per quanto riguarda la Fed, fino a prova contraria rimane il caso centrale, a meno obiettivamente di una sorpresa e fiammata inflattiva molto superiore a quello che ci si attende. Siamo rimasti sempre molto allineati all'idea delle banche centrali, diversamente alle attese del mercato molto più accomodanti fino a marzo, per cui ci troviamo ancora allineati a tre tagli per la Fed quest'anno e circa tre tagli per la BCE quest'anno".
Secondo Bianco, "rimaniamo in un regime di pausa delle banche centrali, anche per i mercati, e se pensiamo alla dinamica dei tassi siamo sostanzialmente in un ampio trading range. Lato azionario, a fronte tutto sommato di dati macro positivi è stata l'asset class su cui essere. Questo scenario può portarsi almeno fino a giugno, al netto di sorprese molto negative sul fronte dell'inflazione, perchè a quel punto Powell - memore del ritardo con cui ha iniziato ad alzare i tassi - sarà molto più prudente nell'abbassarli".
"Il caso centrale - ha spiegato la strategist - rimane il soft landing e inizio dei tagli a giugno, e in questo contesto rimaniamo abbastanza costruttivi anche sulle asset class di rischio, proprio perché quello che abbiamo osservato da inizio anno è una riduzione della correlazione fra bond ed equity, che è stata diretta fra prezzi dell'obbligazionario e prezzi dell'azionario fino alla fine dell'anno scorso e oggi vediamo un po' un'inversione di tendenza, cioè prezzi dell'obbligazione che scendono e dell'azionario che quanto meno sono vicini ai massimi storici".
"Per noi questa dinamica può ancora continuare almeno fino a giugno e giugno è un momento di rivalutazione complessivo, a seconda dell'andamento dei dati di inflazione, dei dati macro e del posizionamento delle banche centrali", ha aggiunto.
Secondo Bianco, "può esserci una correzione del mercato azionario, ma l'entità della correzione dipenderà dalla dinamica inflattiva e macro. Una correzione che è un po' di presa di profitto rispetto a performance di tutto rispetto può essere fisiologica. Un cambio di paradigma, cioè una correzione molto più profonda legata a un cambio di scenario, fino a giugno - a meno di dati sorprendentemente negativi - non è il nostro scenario centrale".
Il posizionamento di portafoglio consigliato ai clienti è "moderatamente costruttivo sulle asset class di rischio, in particolare sull'azionario. All'interno del credito privilegiamo l'investment grade e siamo posizionati anche sul mondo governativo, perché obiettivamente i rendimenti ci sono; preferiamo un posizionamento che favorisce le scadenze più brevi. C'è il carry e quindi riteniamo che sia interessante avere una quota appropriata di obbligazionario governativo con una preferenza per le scadenze più brevi".
(Foto: Giovanni Ricciardi)