(Teleborsa) - Non solo riforme economiche sul tavolo del partito comunista cinese nel Terzo Plenum conclusosi mercoledì. La quattro giorni di summit presieduta dal Presidente Xi Jinping ha infatti aperto la porta ad una serie di iniziative volte a migliorare il rispetto dei diritti umani.

La prima riguarda la controversa politica del figlio unico, introdotta a pochi anni dalla morte di Mao Tse-tung dal successore Deng Xiao Ping per controllare le nascite.

Secondo quanto riportato dal quotidiano di Stato Xinhua, le famiglie in cui uno dei due genitori è figlio unico potranno avere due bambini. Restano esenti dalla legge, inoltre, coloro che abitano nelle zone rurali e le minoranze etiche.

La seconda grande novità riguarda l'abolizione dei cosiddetti campi di rieducazione attraverso il lavoro, istituiti cinquant'anni fa da Mao e tutt'ora pieni di detenuti. Tali campi erano stati spesso oggetto di polemiche perché sembra che la polizia abbia il potere di inviarvi i cittadini senza un processo. Da tempo i leader cinesi avevano annunciato la volontà di riformarli.

Xinhua precisa che la decisione di abolire i campi rientra negli "sforzi di migliorare i diritti umani e le pratiche giudiziali".

Un corrispondente della BBC, inoltre, fa sapere che la maggior parte di queste riforme era stata già testata in alcune zone del Paese.