(Teleborsa) - Usa metafore di opere liriche il ministro dell'Economia, Fabrizio, che ospite ieri a Domenica rivela che leggendo la stampa sembra di sentire il Dies irae dal Requiem di Verdi. Ma in Italia oggi molti cantano all'alba vincerò e spero l'anno prossimo canteremo l'inno alla gioia di Beethoven che è anche l'inno d'Europa".

E' fiducioso Saccomanni che spiega come la luce in fondo al tunnel della recessione è vicino. "Abbiamo avuto una lunga crisi, credo che ne stiamo uscendo. Anche l'Europa è in fase di recupero, ma credo si debba avere fiducia", spiega il ministro che preferisce vedere il bicchier mezzo pieno: anche perché "se si reagisce sempre vedendo gli effetti negativi non se ne esce". Confindustria e sindacati "sono parti sociali importanti - aggiunge -, e il dialogo con queste forze credo che debba continuare: ma oggi l'industria italiana, che è una delle più importanti d'Europa, deve fare uno sforzo di ristrutturazione, di innovazione e di modernizzazione" spiega il Ministro che sottolinea che "i proventi della lotta all'evasione sono aumentati da 2 a 12 miliardi nel 2012. E per il 2013, che è un anno di crisi, abbiamo indicazioni che l'importo sia più o meno lo stesso".

Nel 2013 è stata completamente abolita la tassa sulla casa. A fine anno ci sarà ancora un piccolo onere ma non succederà più assicura il ministro.

Una battuta del Ministro sull'intervista di " Diego Armando Maradona sulle tasse ed evasione fiscale. "Come ministro responsabile dell'agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza mi sono sentito personalmente offeso", ha affermato Saccomanni.