(Teleborsa) - L'andamento negativo del mercato dell'editoria continua a zavorrare i risultati del Gruppo Editoriale L'Espresso.

La società ha chiuso il primo trimestre del 2014 con un utile netto sostanzialmente stabile (a 2,1 milioni di euro rispetto ai 2 milioni del pari periodo di un anno fa) e ricavi in discesa a 157,8 milioni di euro rispetto ai 182,1 milioni precedenti.

Sul periodo, spiega il Gruppo editoriale in una nota, ha pesato l'andamento negativo della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni di quotidiani e periodici.

Nonostante ciò, si è verificata un'ulteriore riduzione dell'indebitamento netto che passa dai -73,5 milioni di euro di fine 2013 a -58,2 milioni, con un avanzo finanziario di 15,3 milioni.

Da rilevare che oggi l'Amministratore Delegato del Fondo Clessidra, Claudio Sposito, ha dichiarato che Clessidra è interessata al business degli asset televisivi di Telecom Italia Media e L'Espresso una volta che verrà completata l'integrazione tra i multiplex di Timb (TI Media) e di Rete A (L'Espresso).

"E' un tipo di attività che ci piace. Se si presenterà l'opportunità saremo sicuramente interessati", ha dichiarato il manager in occasione della cerimonia di quotazione di Anima Holding di cui Clessidra è azionista.