(Teleborsa) - Si prospetta un'altra giornata di passione per la Borsa russa, che si avvia a chiudere con il peggior calo settimanale da marzo. Da quando, cioè, Stati Uniti e Europa avevano approvato il primo round di sanzioni contro la finanza del Paese, accusato di continuare a fomentare la crisi in Ucraina.

A peggiorare la già delicata situazione venutasi a creare ieri dopo la decisione di Washington di inasprire le multe a carico della Russia ci si è messo l'abbattimento dell'aereo malese e le accuse reciproche tra Mosca e Kiev sulla responsabilità dell'accaduto.

Questa mattina gli indici Micex e RTS, che comprendono i 50 titoli più liquidi tra le principali emittenti russe (il primo è denominato in rubli, il secondo in dollari), stanno cedendo rispettivamente l'1,20% e l'1,5%.

Resta sotto pressione anche il rublo che, secondo le intenzioni del Presidente russo Vladimir Putin, sarebbe dovuto diventare antagonista dei petroldollari.