(Teleborsa) - Il settore dell'edilizia è quello che paga di più il prezzo della crisi. Servono misure immediate per rilanciarlo. A lanciare l'allarme è il segretario generale aggiunto della UIL, Carmelo Barbagallo, secondo il quale "con una perdita di oltre 500mila occupati, il settore edile sta pagando il prezzo più alto da quando è iniziata la crisi: si è depauperato un patrimonio di professionalità e competenze con danni incalcolabili dal punto di vista umano ed economico".

Barbagallo chiede "provvedimenti immediati per rilanciare un settore dal quale possono dipendere la crescita dell'occupazione e dell'economia dell'intero Paese".

In Italia, secondo il segretario UIL, "c'è un'altra grave anomalia: non si spende il 50% delle risorse dei Fondi Europei con cui si potrebbero fare interventi per mettere in sicurezza il territorio. Questo è un crimine, se solo si pensa a ciò che è successo, ancora una volta, a Genova. Basterebbero 4 miliardi a bilancio da destinare a opere di prevenzione per evitare tragedie nazionali e per ridare un po' di ossigeno all'economia e all'occupazione".