(Teleborsa) - Falso in bilancio, bancarotta, furto semplice, danneggiamento, truffa, ma anche violenza privata e minaccia per costringere a commettere un reato rientrano ormai nei "reati lievi" e non saranno più punibili.

Almeno secondo quanto deciso dal Consiglio dei Ministri che ha varato il testo del decreto legislativo sulla "tenuità del fatto" con il quale si prevede la non punibilità dei "reati lievi" ossia quelli per i quali si prevede oggi una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni, e una pena pecuniaria sola o congiunta alla precedente, quando l'offesa è di particolare tenuità e quando si è di fronte a un comportamento non abituale.

Contro il decreto legislativo si scaglia il numero uno della Lega, Matteo Salvini che punta il dito contro la "sinistra al potere" ed annuncia opposizione. Su Facebook scrive: "Pazzesco. Il governo Renzi ha depenalizzato alcuni reati 'lievi' per cui niente galera per chi commette furto, danneggiamento, truffa e violenza privata. Con la sinistra al potere, l'Italia diventa il Paradiso dei delinquenti. Non mi rassegno, la Lega farà opposizione totale a questa follia".