(Teleborsa) - Il premier Matteo Renzi cerca di tamponare polemiche e sospetti dopo il blocco della tanto discussa norma del 3% contenuta nel testo originale del decreto fiscale: "Lo discuteremo nel Cdm del 20 febbraio per evitare polemiche sul Colle".

Il presidente del Consiglio cambia dunque strada dopo la bufera scoppiata intorno alla norma nota come "salva-Berlusconi": "Ho pensato sia più opportuno togliere di mezzo ogni discussione e inserire anche questo decreto nel pacchetto riforme fiscali" del 20 febbraio. "Noi cambiamo il Fisco per gli italiani, non per Berlusconi. Senza fare sconti a nessuno, nemmeno a lui, che sconterà la sua pena fino all'ultimo giorno".

Ma la minoranza del Pd si ribella. "Sulla delega fiscale il livello di propaganda raggiunto dal presidente del Consiglio nella sua e-news è offensivo per l'intelligenza dei cittadini italiani", afferma Stefano Fassina che parla di "propaganda indecente". Su twitter, il senatore Pd, Corradino Mineo rilancia: "Sbaglia Matteo Renzi a difendere la modica quantità per evasori e truffatori. E sbaglia a rinviare a febbraio: sembra un favore a Berlusconi".