(Teleborsa) - Se il buon giorno si vede dal mattino, anche nell'Election Day del prossimo 31 maggio il vero vincitore sarà l'astensionismo.
Esattamente come avvenuto ieri in Trentino Alto-Adige e Valle d'Aosta, che hanno deciso di anticipare le elezioni amministrative al 10 maggio.

Ad Aosta, Trento e Bolzano, il calo dell'affluenza è stato piuttosto corposo, stimato tra il 7 e il 6%. Ma sono stati soprattutto i piccoli centri a disertare le elezioni.

In alcuni Comuni, per esempio Samone e Mezzano, solo grazie allo scorporo degli elettori all'estero è stato evitato il commissariamento, dal momento che non ha votato almeno il 50% degli aventi diritto. Altri centri, tra cui Ortisei, saranno invece commissariati in quanto le elezioni sono risultate nulle per mancanza di affluenza.

Quanto ai risultati, ancora parziali, in linea generale si è assistito alla vittoria del PD, seppure con percentuali in calo, al crollo di Forza Italia, al forte aumento dei consensi verso la Lega e alla discesa del Movimento 5 Stelle.

Nel dettaglio, a Trento è stato rieletto al primo turno in sindaco uscente Alessandro Andreatta, candidato nella coalizione di centrosinistra guidata dal PD, con il 53% dei voti. Amara sconfitta per il candidato di centro-destra (in particolare era sostenuto da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia) Claudio Cia, che si accontenta del 31%. Al Movimento 5 Stelle, infine, è andato l'8%.

A Bolzano, invece, si andrà al ballottaggio tra il sindaco uscente Luigi Spagnolli (sostenuto, tra gli altri, dal PD) e il candidato di centrodestra Alessandro Urzì, anche se il 41% del primo rispetto al 17% del secondo non lasciano dubbi sull'esito del testa a testa.

Da rilevare, sempre in Trentino Alto-Adige, il forte calo del Südtiroler Volkspartei (SVP), che ha pagato soprattutto il taglio agli ospedali effettuato durante la precedente amministrazione.

Dove necessari, i ballottaggi si svolgeranno il prossimo 24 maggio.