(Teleborsa) - Il programma di quantitative easing sta dando i suoi risultati, ma senza le riforme strutturali l'economia dell'Eurozona non raggiungerà il proprio potenziale.

Sembra ormai un mantra, quanto ribadito oggi dalla Banca Centrale Europea nei Verbali del meeting di politica monetaria dello scorso 14-15 aprile.

I membri del Consiglio direttivo dell'Istituto di Francoforte hanno convenuto sul fatto che il programma di acquisto di titoli di Stato da 1.100 miliardi di euro sta proseguendo senza problemi e con rischi limitati, confermando l'intenzione di procedere con il QE fino alla fine di settembre 2016 e, in ogni caso, fino a quando l'inflazione non si sarà avvicinata al target del 2%.

I segnali di miglioramento dell'economia sono visibili, a conferma della ripresa iniziata a marzo. Tuttavia, si legge nell'Account pubblicato oggi pomeriggio, gli stimoli dell'Eurotower non bastano: i singoli Governi devono implementare le riforme strutturali e prendere iniziative per migliorare il business.

"Solo con un'azione complementare da parte dei singoli Stati si potranno sfruttare appieno i benefici delle misure di politica monetaria", spiega la BCE.