(Teleborsa) - Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha dichiarato che “se in una provincia non ci sono posti, occorre spostarsi”, perché “la mobilità è un fenomeno ineliminabile".

Ma il sindacato della scuola, Anief, non è dello stesso avviso e spiega che "nei concorsi pubblici della scuola è il candidato che sceglie la provincia o la regione dove concorrere: se non ci sono posti, attende che si liberino".

"Non si può arrivare al ricatto: se non scegli Pordenone sei fuori”. Così risponde Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal, alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Giannini, per il quale “la mobilità è un fenomeno ineliminabile", finché "ci saranno molte cattedre a Nord e molti insegnanti a Sud". Io, ha rilanciato il ministro, "mi sono laureata nell’84, ho amici che per insegnare si trasferirono a Pinerolo, a Lodi, a Vicenza”.