(Teleborsa) - Prosegue la battaglia del Brasile contro l'inflazione, alla quale si è aggiunta anche quella contro la recessione.

La Banca centrale ha lasciato invariato il costo del denaro, dopo aver alzato i tassi di interesse al 14,25% a fine luglio precisando che si sarebbe trattato dell'ultimo aumento di una serie di rialzi durata ben due anni.

Il Banco Central do Brasil ha spiegato che lasciare il costo del denaro ai massimi degli ultimi nove anni è necessario per portare l'inflazione al target prefissato. Il tasso dei prezzi al consumo, nell'ultimo anno, è pari al 9,3% ed è previsto in calo al 9,2% entro il 2015.

I funzionari dell'istituto centrale si sono impegnati affinché il tasso di inflazione scenda al 4,5% entro la fine del prossimo anno, ma la previsione all'interno della banca è che si arrivi al 5,4%.