(Teleborsa) - Tutto cambia in Europa dove si stanno studiando nuove regole di omologazione per le auto, dopo lo scandalo Volkswagendelle emissioni nocive "truccate".

La sensazione che le inchieste avviate da tutti i Paesi europei non portino alla luce un caso isolato ha spinto infatti le autorità europee a ripensare le regole.

Dalle prime indiscrezioni che giungono dal cuore del Vecchio Continente, sembra che le nuove norme siano destinate a favorire proprio le auto diesel, rispetto a quelle ibride ed a quelle a benzina di grossa cilindrata, in quanto lo scarto fra i test di laboratorio e la realtà è più sottile per le auto a gasolio.

Cosa accadeva in passato?

I produttori di auto venivano giudicati su una serie di test condotti in condizioni molto lontane dalla realtà: le auto (il modello base senza optional e senza condizionamento) venivano fatte girare su rulli per circa venti minuti, simulando prima un tragitto urbano, poi uno extraurbano e poi a velocità di 120 chilometri.

La registrazione dei consumi così tendeva a favorire le auto ibride, che svolgevano la prova solo in modalità elettrica, e le auto di grossa cilindrata, che viaggiavano al minimo della potenza. Svantaggiate le auto diesel, notoriamente le più economiche, ma anche le più stabili in termini di prestazioni e consumi fra "realtà" e "finzione".

Dal 1° gennaio prossimo tutto cambierà, perché entrerà in vigore in ben 50 Paesi la nuova regolamentazione dei test. Poco si sa della nuova procedura, se non che sarà effettuata su strada.