(Teleborsa) - Il 65% dei circa 40 mila dipendenti Fiat Chrysler in USA ha bocciato il contratto collettivo concordato dalla casa d'auto italo-americana con il sindacato UAW.

L'accordo era stato siglato qualche settimana fa da numero uno del sindacato Dennis Williams e dall'Ad di Fiat Sergio Marchionne. In caso di esito positivo, altre case d'auto statunitensi avrebbero potuto aderire, ma i lavoratori della divisione FCA US lo hanno sonoramente bocciato, come già da qualche giorno aleggiava nell'aria, aprendo la strada a due possibilità: una nuova trattativa con Fiat o l'avvio di trattative con altre case d'auto.

"Non importa quello che facciamo o che azioni compiamo, la decisione finale e il potere del sindacato sta ai nostri membri e sono loro a prendere la decisione finale", ha commentato Williams, chiarendo che il sindacato adesso comunicherà a Fiat che "sono necessarie ulteriori discussioni" e farà partire una nuova trattativa. "Non è un passo indietro", ha detto.

Più amarezza è stata invece mostrata dalla divisione americana di Fiat Chrysler, che si è detta "delusa" dalla mancata ratifica dell'accordo.

FCA US ha poi ricordato che il lavoro del team composto da sindacalisti e rappresentanti dell'azienda "ha lavorato sodo, per molti giorni e notti" per siglare un accordo che costituiva il "giusto equilibrio" fra gli interessi delle controparti ed ha avvertito che "prenderà decisioni, come sempre, sulla base del raggiungimento dei suoi obiettivi industriali".