(Teleborsa) - Il 2015 è stato un anno di svolta per l'economia italiana, che si è riflettuto anche in una inversione di tendenza di fallimenti e liquidazioni.

Dai dati diffusi dall'Osservatorio CERVED sui fallimenti, emerge che per la prima volta dal 2010 il numero delle procedure concorsuali scende al di sotto della soglia di 100 mila, segnando un calo del 5,6% rispetto al 2014. Pur rimanendo a livelli storicamente elevati, stavolta sono scesi anche i fallimenti, che l'anno prima avevano segnato un nuovo record: oltre 14 mila aziende hanno dichiarato default nel 2015, il 6,3% in meno rispetto al picco registrato l'anno precedente si 15 mila aziende.

Dal punto di vista settoriale, la manifattura registra il miglioramento più consistente (-13,8%), ma i fallimenti risultano in calo anche nelle costruzioni (-8,4%) e nel terziario (-4,3%). A livello geografico, le diminuzioni più marcate si registrano nel Nord Ovest (-10,4%), ma sono in calo anche nel Mezzogiorno (-7,5%) e nel Centro (-6,4%), mentre risulta in contro-tendenza il Nord Est, con circa 3 mila default (+2,7%) e un nuovo record negativo.

Anche i concordati preventivi sono crollati, segnando un calo del 23% rispetto al 2014.