(Teleborsa) - I mercati mondiali affondano, il petrolio crolla su nuovi minimi storici, il dollaro scivola sulla prospettiva di politiche più accomodanti della Fed e la corsa ai beni rifugio si fa più agguerrita, spingendo al rialzo l'oro e lo yen.

Questa mattina, la divisa nipponica ha reagito ben poco alle dichiarazioni del Ministro delle finanze giapponese, che ha promesso reazioni contro il super yen. Il cambio dello yen rispetto al dollaro resta ancorato a 112,27, dopo aver toccato ieri il minimo degli ultimi 15 mesi sotto la soglia di 111. Il mercato invece sperava in una reazione più decisa della divisa nipponica, che ha perso circa l'8% in due settimane.

Stamattina, il Ministro delle Finanze Taro Aso ha ammesso che vi sono stati "movimenti abbastanza nervosi del tasso di cambio" di recente, aggiungendo: "Continueremo a monitorare il mercato dei cambi con un senso di tensione e agiremo in modo appropriato se fosse necessario".

Intanto, si guarda anche alle possibili mosse della banca centrale, che più volte ha fatto cenno all'eccessivo apprezzamento dello yen, che ha ripercussioni negative sull'inflazione. In particolare, non si esclude anche un meeting di emergenza, dopo che indiscrezioni di stampa hanno confermato un pranzo di lavoro del Ministro con il governatore della Bank of Japan, Haruiko Kuroda ed il responsabile dei cambi Masatsugu Asakawa.