(Teleborsa) - Giudizio "positivo" alle modifiche apportate alle leggi italiane sull'insolvenza e alle misure introdotte per ridurre la lunghezza dei tempi di attesa per i creditori. E’ questa la valutazione di Ficth Rating dà sulle riforma del fallimento introdotta dal governo con il decreto legge 59 del 3 maggio 2016.

L’agenzia di rating avvisa però che la norma "è a uno stadio iniziale e le riforme devono ancora essere implementate. A nostro avviso- spiega Ficth- il cambiamento più significativo incluso nel decreto legge 59 del 3 maggio 2016, è la possibilità di inserire una clausola contrattuale che consenta l'automatico trasferimento al creditore della proprietà degli asset immobiliari forniti come collaterale una volta che l'azienda è entrata in fallimento.

"Questo permetterà di eliminare la necessità di passare attraverso i tribunali, che libererà la capacità nel sistema giudiziario italiano e consentirà ai giudici di concentrarsi su come affrontare l'arretrato di crediti non performing (NPL) che gravano sul settore bancario in Italia.

Insieme all'accorciamento dei tempi del recupero del credito, la riforma sulle insolvenze potrebbe stimolare, sottolinea il rapporto, l'interesse per gli investitori per le iniziative messe in campo dal governo come la garanzia pubblica per la cartolarizzazione delle sofferenze bancarie (GACS) e dai privati (Fondo Atlante) per creare un mercato dei crediti deteriorati (NPL ) facendoli uscire dai bilanci delle banche.