(Teleborsa) -
Wall Street avvia le contrattazioni all'insegna della debolezza, nonostante una serie di dati macroeconomici positivi sul mercato del lavoro, dopo la decisione della BCE di mantenere fermi i tassi e le parole di Mario Draghi.

E' arrivata da poco la decisione dell'OPEC di non congerlare la produzione, che ha avuto un effetto choc sui mercati e sul petrolio: il WTI scivola dell'1,4% a 48,35 dollari al barile.

Quanto ai dati, ottimi segnali arrivano dal mercato del lavoro, grazie ad un crollo dei licenziamenti ai minimi degli ultimi 5 mesi, ad una crescita degli occupati più brillante dei mesi scorsi e ad una nuova riduzione delle richieste di sussidio.

L'indice Dow Jones avvia gli scambi con una limatura dello 0,24%; sulla stessa linea l'indice S&P-500, che retrocede dello 0,4% a 2.093 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,27%). Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore Sanitario. Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori Energia (-1,01%), Materie prime (-0,56%) e Information Technology (-0,54%).

La sola Blue Chip del Dow Jones in sostanziale aumento è Caterpillar (+1,01%).

Le più forti vendite si manifestano su Microsoft, che apre le contrattazioni a -1,38%.

Calo deciso per Exxon Mobil, che segna un -1,24% e Chevron, che evidenzia una perdita dell'1,05%, in scia alla caduta del greggio.

Sotto pressione Apple, con un forte ribasso dell'1,25%, dopo una bocciatura di Goldman Sachs, che teme un rallentamento della crescita degli smartphone.