(Teleborsa) - Arriva l'atteso declassamento per la Turchia, dove la tensione resta altissima, a causa dell'instabilità socio-politica causata dal golpe di qualche giorno fa. La prima ad agire è stata Standard and Poor's, che ha tagliato il rating della Turchia a "BB/B" con outlook negativo da stabile.

La decisione è stata presa dagli esperti proprio a causa dell'incertezza politica, che rischia di deteriorare ancora i conti pubblici e frenare i flussi di capitali (investimenti) a danno della bilancia dei pagamenti.

S&P ritiene infatti che gli eventi dello scorso fine settimana e la risposta data dal Presidente Erdogan, avranno contraccolpi sugli investimenti ed anche sulla crescita economica, mettendo anche a rischio la capacità del governo di Ankara di ripagare il proprio debito esterno.

Secondo i calcoli svolti dagli analisti, la Turchia dovrà onorare nei prossimi 12 mesi il 42% dei suoi oneri passivi con l'estero, pari a circa 170 miliardi di dollari o al 24% del PIL stimato per il 2016.