(Teleborsa) - Le principali borse europee chiudono la seduta all'insegna della debolezza dopo un avvio incolore e un tentativo di miglioramento nel corso della mattinata, grazie all'indice tedesco Zew. L'unico dato macro odierno, sul sentiment dell'economia si è rilevato migliore di quanto stimato dagli analisti.

La partenza in rosso, poi, di Wall Street ha tracciato la linea ribassista dei mercati di Eurolandia fino alla chiusura degli scambi. A pesare sul mercato statunitense, contribuisce il nervosismo che accompagna l'avvio della stagione delle trimestrali e la debolezza dei prezzi del greggio. I conti di Alcoa sono risultati deludenti ed il titolo sta scivolando a Wall Street di oltre il 9%.

Seduta in frazionale ribasso per l'Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,68%. L'Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,06%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 50,75 dollari per barile, con un calo dell'1,17%.

Sulla parità lo spread, che rimane a quota 135 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,38%.

Tra i listini europei discesa modesta per Francoforte, che cede lo 0,44%. Dimessa Londra, con un calo frazionale dello 0,38% mentre tentenna Parigi, con un modesto ribasso dello 0,57%. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,95% sul FTSE MIB.

Risultato positivo a Piazza Affari per il settore Beni personali e casalinghi, con un +0,81% sul precedente. Nel listino, i settori Materie prime (-3,15%), Tecnologico (-2,30%) e Telecomunicazioni (-2,11%) sono stati tra i più venduti.

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che vanta un incisivo incremento del 6,05%, conquistando il podio tra le blue chips del FTSE MIB. Nel complesso deboli le altre banche, ad eccezione delle popolari. Ben comprati i titoli Banco Popolare e BPM mentre si avvicina la data delle rispettive assemblee dei soci chiamati a votare sulla fusione tra i due istituti. Le peggiori performance, invece, si registrano su Finecobank, che ottiene -3,99%.

I titoli del lusso italiano si muovono al rialzo e decisamente in controtrend grazie ai conti annunciati ieri, a mercati chiusi, dal colosso francese del lusso LVMH (+5,13% a Parigi) che ha registrato una crescita del 5% del fatturato nei primi 9 mesi dell'anno.
In primo piano Salvatore Ferragamo, che mostra un forte aumento del 2,12%, reduce da recente un downgrade di Goldman Sachs. Sostenuta Moncler, con un discreto guadagno dell'1,05%, su cui, nei giorni scorsi, gli analisti di Citigroup hanno consigliato "buy" sul titolo. Piccoli passi in avanti per le Luxottica, che segnano un incremento marginale dello 0,86%, dimesse ieri per colpa del taglio del target price da parte di alcuni broker.

Debole Mediaset (-0,15%) con il mercato che scommette su nuove soluzioni nell’affaire Premium con i francesi di Vivendi.

Giù i titoli petroliferi. In apnea Tenaris, che arretra del 3,16%. Dimessa Saipem (-0,22%) in gran spolvero, nella prima parte della seduta, sulla notizia dell'accordo fra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Erdogan sul progetto Turkish Stream.