(Teleborsa) - L'emergenza terremoto che continua a colpire duro il centro Italia continua. Le persone assistite dalla Protezione Civile superano quota 15mila. A rivelarlo la stessa Protezione Civile che spiega: "Sono oltre quindicimila le persone assistite in seguito al forte terremoto che ieri mattina ha colpito il territorio dell'Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre. I dati, riferiti alla tarda serata di ieri, sono da considerarsi comunque in continua evoluzione e aggiornamento.
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha assicurato che "subito ci saranno case prefabbricate per chi fugge" dai luoghi colpiti dal sisma, mentre Vasco Errani Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione spiega che "Tutti i test di agibilità sono da rifare".
La cosa più importante ora è che gli sfollati raggiungano destinazioni più sicure dove sistemarsi in modo idoneo", ha dichiarato il ministro Alfano in un'intervista al Messaggero.
Alfano ha parlato anche di Roma, dicendo che la Capitale "ha risentito del sisma di ieri in maniera molto acuta. Ovviamente gli interventi si sono concentrati nella zona umbro-marchigiana e in quella reatina. E in confronto a quelle regioni non si può parlare di emergenza a Roma".
Nella Capitale, dopo i sopralluoghi dei Vigili del Fuoco è stato chiuso Ponte Mazzini per una crepa e perdita d'acqua. Due chiese del centro storico sono state dichiarate al momento inagibili. Inagibile anche una chiesa di Marino, ai Castelli romani.
Oggi le scuole della Capitale sono rimaste chiuse. L'annuncio del sindaco Raggi è arrivato via Facebook. Il sindaco ha precisato che "l'amministrazione ha chiuso le scuole in via cautelativa in modo tale che i tecnici e i responsabili della sicurezza possano andare ad effettuare tutte le verifiche per vedere e valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi".
Terremoto, assistite oltre 15mila persone. Alfano: "Subito case prefabbricate"
A Roma chiuso Ponte Mazzini e due chiese del centro storico
31 ottobre 2016 - 12.01