(Teleborsa) - Prezzi del petrolio in rialzo stamane mentre gli addetti ai lavori temono che il lungo annunciato vertice dell’OPEC finisca con nulla di fatto o quasi.

Dalla riunione ci si attende un accordo sulla riduzione dell’offerta, decisione fondamentale poiché influenzerà non soltanto l’andamento del petrolio ma anche dei mercati finanziari.

I membri dell'OPEC si incontreranno oggi 30 novembre, a Vienna, con l'obiettivo di finalizzare l'accordo delineato a settembre che prevede un taglio della produzione di circa un milione di barili al giorno, rispetto ai circa 33 milioni di ottobre.

Ma tra i vari Paesi sembrano esserci attriti sui dettagli. In particolare, le resistenze di Iraq e Iran a partecipare allo sforzo collettivo di dare una stretta ai rubinetti. Resistenze a cui l’Arabia Saudita, primo produttore mondiale e leader dell'OPEC, non sembra disposta a lasciar correre.

Il contratto sul Light Crude americano stamattina segna un progresso dell'1,55% a 45,93 dollari al barile, mentre quello sul Brent a Londra sale dell'1,56% a 48,06 dollari al barile.