(Teleborsa) - Al via il piano per la ricollocazione dei 1.600 lavoratori Almaviva, licenziati con la chiusura del call center di Roma. Il piano predisposto dal governo, congiuntamente con la Regione Lazio e l'Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), all'indomani della rottura delle trattative azienda-sindacati, prevede assegni di ricollocazione sino a 5 mila euro per ciascun ex dipendente.

Tale assegno, finanziato con il Fondo europeo per la globalizzazione, verrà pagato solo a ricollocazione avvenuta. Saranno poi aggiunti 2 mila euro di risorse regionali quale bonus formazione e 8 mila euro di bonus assunzione per le imprese che faranno un contratto a tempo indeterminato agli ex dipendenti Almaviva. E se i lavoratori licenziati volessero creare un'impresa, il piano garantisce risorse per 18 mila euro, mentre agli over 60 sarà corrisposto un assegno di 10 mila euro.

Definiti anche gli aspetti tecnico-operativi dell'intervento: un numero verde e la creazione dell'Hub Porta Futuro a Testaccio, dove si potrà accedere dal 6 al 24 marzo, dopodiché scatterà la chiamata diretta singola del lavoratore dal 13 marzo al 16 aprile.

Il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha anche preannunciato l'avvio di 5 sportelli dedicati a Roma ed uno per ogni provincia. Complessivamente, la Regione Lazio impegnerà 13 milioni di euro, anche per collocare i lavoratori in servizi di pubblica utilità da 500 euro mensili.

Il Ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, ha assicurato che "le risorse sono assolutamente sufficienti per tutti i lavoratori" ed ha auspicato una "corsia preferenziale" di Almaviva verso gli ex dipendenti, per potenziare il settore in via di sviluppo.