(Teleborsa) - Mentre si attende il Job Report USA, il mercato del lavoro di casa nostra registra segnali di ripresa nel 2016.
L'anno appena passato si caratterizza, in media, per un nuovo e più sostenuto aumento dell’occupazione, sia nei valori assoluti sia nel relativo tasso, che coinvolge anche i giovani di 15-34 anni, oltre agli ultracinquantenni. Inoltre, al lieve calo dei disoccupati si associa la forte diminuzione del numero di inattivi, che interessa tutte le ripartizioni, entrambi i generi e le diverse le classi di età. Lo rivela l'ISTAT nel report Il Mercato del Lavoro .
L'occupazione cresce per il terzo anno consecutivo (+1,3%, 293 mila), a ritmi più sostenuti rispetto al 2015, portando il tasso di occupazione al 57,2% (+0,9 punti). L'aumento riguarda soltanto il lavoro dipendente (1,9%, +323 mila) ed è concentrato tra i contratti a tempo indeterminato (+281 mila in confronto a +42 mila quelli a termine). Da sei anni prosegue, invece, la diminuzione del numero di lavoratori indipendenti (-30 mila, -0,5%), anche nel 2016 dovuta quasi esclusivamente ai collaboratori. Per il secondo anno consecutivo cresce il lavoro a tempo pieno (+183 mila; +1%); continua ininterrottamente dal 2010 la crescita del tempo parziale, che nel 2016 è quasi esclusivamente di tipo volontario con la conseguente diminuzione dell’incidenza del part time involontario sul totale del lavoro a tempo parziale (62,6%, -1,3 punti).
Dopo sette anni di aumento ininterrotto fino al 2014 e la forte diminuzione nel 2015, si assiste a un leggero calo della stima dei disoccupati (-21 mila, -0,7%), dovuto ai primi due trimestri dell’anno. A ciò corrisponde un calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti (dall'11,9% del 2015 all’11,7 del 2016). Si riduce il contingente di persone in cerca lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 58,1% del 2015 al 57,3%. Nel 2016 il numero di inattivi diminuisce per il terzo anno consecutivo e in misura molto più marcata (-410 mila, -2,9%) coinvolgendo entrambi i generi, le diverse ripartizioni territoriali, e tra le classi di età soprattutto gli adulti.
Nel 2016, per il secondo anno consecutivo e con maggiore intensità, diminuisce il numero degli scoraggiati (-164 mila, -8,6%), la cui flessione continua ininterrotta dal secondo trimestre 2015.
In relazione al genere, l'occupazione aumenta più per le donne (+1,5% rispetto a +1,1% gli uomini) ma il tasso cresce con la stessa intensità (entrambi +0,9 punti). La disoccupazione, invece, aumenta soltanto per le donne (31 mila, +2,3 punti) con il tasso che sale di 0,1 punti, mentre per gli uomini la disoccupazione scende sia in valore assoluto (-52 mila, -3,1%) sia nel tasso (-0,4 punti). Il calo dell'inattività è consistente per entrambe le componenti di genere.
A livello territoriale la crescita dell'occupazione è più accentuata nel Nord (+167 mila, +1,4%) e nel Mezzogiorno (101 mila, +1,7%), dove si registrano anche i maggiori aumenti del tasso di occupazione (+1,1 e +0,9 punti, rispettivamente); nel Centro alla minore crescita dell’occupazione (25 mila, +0,5%) corrisponde un incremento del tasso di 0,6 punti. I disoccupati e il relativo tasso crescono soltanto nel Mezzogiorno, in corrispondenza della più forte diminuzione dell'inattività.
Grazie alla crescita nei primi due trimestri dell'anno, aumentano gli occupati di 15-34 anni (44 mila, +0,9%) e si accentua la crescita del rispettivo tasso di occupazione (+0,7 punti in confronto a +0,1 punti nel 2015).
Tra gli stranieri si stima una minore crescita del tasso di occupazione (+0,7 punti in confronto a +1 gli italiani) ma un calo più accentuato del tasso di disoccupazione (-0,8 rispetto a -0,1 punti). Più svantaggiate le donne straniere.
I titoli di studio più elevati presentano i migliori andamenti: la crescita del tasso di occupazione è più forte tra i laureati (+1,2 punti contro +0,9 punti dei diplomati e di +0,7 punti tra chi ha conseguito la licenza media), che presentano anche i cali più accentuati dei tassi di disoccupazione e di inattività.
Nel quarto trimestre 2016 aumenta l'occupazione sia rispetto al trimestre precedente (+32.000, +0,1%) sia rispetto allo stesso periodo del 2015 (+252.000, +1,1%) ma cresce anche il tasso di disoccupazione (all'11,9%, +0,2 punti sia rispetto al trimestre precedente sia su base tendenziale).
Lavoro, 2016 terzo anno di crescita per l'occupazione
ISTAT spiega come nel 2016 si sia assistito al calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti (dall'11,9% all’11,7%). Occupazione +l'1,3% con 293 posti di lavoro in più
10 marzo 2017 - 10.24