(Teleborsa) - La crisi, si sa, non guarda in faccia a nessuno ma c'è una regione italiana che, più delle altre, sembra aver sofferto. Sono ancora una volta, i numeri, impietosi a scattare la fotografia di una situazione più che drammatica. Con una emorragia di ben 67 mila occupati (da 579mila occupati nel 2008 a 512 mila nel 2016) che ha determinato una perdita del 12% di occupati rispetto al 2008, è la Calabria la regione italiana maggiormente colpita in termini percentuali dalla perdita di posti di lavoro.

Segue la Sicilia (134 mila) con il 9% di occupati in meno e al terzo la Sardegna (44 mila), Puglia (89 mila) e Molise (8 mila) con il 7% di occupati in meno rispetto al 2008.
Lo dicono i dati resi noti dall'l’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro che ha presentato la ricerca "Il lavoro dove c’è" che è stata presentata a Villa San Giovanni (Rc) in occasione del meeting dei Giovani Consulenti del Lavoro del Sud Italia dal 22 al 24 giugno.