(Teleborsa) - In un momento in cui il mercato russo fa segnare un incremento record delle esportazioni Made in Italy del 26,7% è un grave errore e un danno per l’Italia prorogare le sanzioni imposte dall’Unione Europea. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat relativi al commercio estero a maggio dai quali emerge che la Russia è il Paese extracomunitario che ha fatto registrare il maggior incremento delle esportazioni italiane nei primi cinque mesi del 2017 con un aumento medio del 24%.

La guerra commerciale scatenata dalle sanzioni – sottolinea l'associazione dei coltivatori diretti - ha già provocato una perdita complessiva stimata in oltre 10 miliardi a seguito del calo delle esportazioni Made in Italy in Russia.

Le perdite sono dovute alle tensioni che si sono venute a creare hanno riguardato molti settori, dalla moda fino alle auto, ma l’agroalimentare è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito, come ritorsione alle sanzioni europee, dalla Russia che ha chiuso completamente le frontiere del paese di Putin ad una lista di prodotti, provenienti da UE, USA, Canada, Norvegia ed Australia con successiva proroghe.

Un blocco che è costato all'agroalimentare nazionale fino ad ora quasi un miliardo di euro anche perché al divieto di accesso a questi prodotti – precisa la Coldiretti - si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni in tutto l’agroalimentare.