(Teleborsa) - Il cibo, si sa, mette d'accordo tutti. Quello italiano poi sembra proprio essere imbattibile. Anche in vacanza. Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. E' quanto emerge dallo studio Coldiretti "La vacanza Made in Italy nel piatto" .

L'alimentare è la principale voce del budget delle vacanze che ha superato persino quella dell'alloggio e complessivamente si stima che, tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l'acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande - sottolinea la Coldiretti - circa 26 miliardi di euro su un totale di 75 miliardi del fatturato turistico complessivo annuale. L'offerta enogastronomica rappresenta - spiega la Coldiretti - ormai una primaria motivazione di viaggio in Italia con quasi uno straniero su quattro (23%) che riconosce nell'Italia il Paese della buona cucina, il 16% ai monumenti a pari merito con la moda, il 15% della pittura/scultura e il 7% del design e il 5% della musica e del teatro secondo una ricerca Ipsos per Enit.

FOOD SELFIE MANIA - Non è un caso che per il 63% degli italiani in vacanza è rilevante - continua la Coldiretti - la spesa per pranzi, cene e acquisti prodotti tipici e che il ricordo più gettonato è il food selfie, con più di un italiano su tre (38%) che ha postato agli amici e conoscenti o sui social fotografie dei piatti consumati al ristorante o preparati in cucina.