(Teleborsa) - Nel 2017 l'attività di recupero dell'evasione fiscale svolta dall'Agenzia delle Entrate ha riportato nelle casse dello Stato oltre venti miliardi di euro.

Il dato record - che segna un aumento del 5,8% rispetto al 2016 e del 53% rispetto a quattro anni fa - è stato reso noto dall'Agenzia delle Entrate, che spiega come 11 miliardi derivano da versamenti diretti in seguito a controlli, 1,3 miliardi di euro da lettere per la compliance, 7,4 miliardi da ruoli e 400 milioni di euro dagli accertamenti sulle richieste di adesione alla prima voluntary disclosure.

Il gettito spontaneo gestito dall'Agenzia attraverso i servizi forniti ai contribuenti è cresciuto di 7,6 miliardi di euro (+1,9%) a 412,6 miliardi.

La definizione agevolata delle cartelle - la cosiddetta "rottamazione" - ha raggiunto nel 2017 un gettito di 6,5 miliardi di euro, cifra che porta a 12,7 miliardi il dato annuale di Agenzia delle Entrate-Riscossione.

"Il quadro tracciato è quantomeno incoraggiante" ha dichiarato il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan commentando i risultati.
Secondo il titolare di Via XX Settembre l'area di maggiore criticità è l'evasione IVA, "un processo che richiede tempo, ma ci sono di anno in anno passi successivi che stiamo compiendo", dallo split payment alla fatturazione elettronica.

Commentando i dati, il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato: "Dobbiamo fare di meglio e di più, marciare verso la semplificazione" e "sciogliere il freddo che c'è come cittadini".